Sei preoccupato della perdita di memoria dei tuoi cari? Non ti spaventare quando arriverà, fatti trovare preparato ad affrontare le dimenticanze e gli inconvenienti che la vecchiaia porta con sé: distinguerli da malattie e patologie è un’esigenza primaria.
Tutti abbiamo sperimentato almeno una volta nella vita di perdere un mazzo di chiavi, dimenticare il nome di qualcuno o dove si è messo un oggetto che ci sembrava di aver lasciato proprio lì. Quando si è giovani si tende a sminuire questi episodi che possono essere considerati al massimo come banali sviste prive della benché minima importanza, ma con il tramonto dell’età anche semplici vicende di questo genere possono portare con sè preoccupazioni e timori legati a ciò che comportano o che potrebbero comportare per noi, per la nostra quotidianità o per quella dei nostri cari.
Andando avanti con l’età il tempo porta a sperimentare cambiamenti fisiologici: così come il corpo sfiorisce, anche la mente comincerà a presentare i primi acciacchi. Non si sarà più tanto veloci quanto lo si era un tempo e facilmente si cadrà nell’inconveniente di confondere questo rallentamento dei processi mentali con veri e propri disturbi senili (Alzheimer, demenze degenerative, malattie neurologiche, etc). Ecco perché è importante conoscere la differenza tra normali dimenticanze correlate all’età e i sintomi che possono invece indicare l’insorgenza e lo sviluppo di problemi cognitivi e patologie neurodegenerative.
In realtà il cervello è capace di produrre nuove cellule a qualunque età, per questo le perdite di memoria non sono un inevitabile risultato dell’anzianità.
Ormoni e proteine che proteggono e riparano le cellule del nostro cervello e stimolano la crescita dei neuroni però declinano con l’età. Le persone più anziane spesso sperimentano una decrescita del flusso di sangue che fluisce al cervello, che insieme ad una riduzione delle attività cerebrali, con l’invecchiamento porta ad una diminuzione dell’attività dell’ippocampo e può impattare sulla memoria conducendo a cambiamenti nelle capacità cognitive.
Cosa possiamo fare quindi per aiutare chi ne soffre?
Secondo un noto studio statunitense di Boston uno stile di vita sano, anche se adottato in età già avanzata può costituire la base per innalzare notevolmente, anche fino a 20 anni, l’aspettativa di vita.
Ma il mantenersi attivi è sufficiente per assicurare alla nostra mente un adeguato stato funzionale?
Senza dubbio per contrastare il più possibile il processo di invecchiamento e decadimento della memoria è fondamentale la ginnastica mentale, che può spaziare da brain games e giochi di strategia alla coltivazione di hobby, letture, ricette, suonare uno strumento o qualsiasi altro compito mentalmente impegnativo.
Studi psicologici sul cervello umano e sui cambiamenti dell’età hanno dimostrato come anche semplici modifiche comportamentali possano aiutarci a rimanere in forma il più a lungo possibile, in quanto vivere a lungo e con una qualità di vita di alto tenore dipende solo poco più del 30% dalla genetica.
La conferma che ci interessa è che uno stile di vita salutare conta molto di più. Il cervello del resto è solo un muscolo e così come il resto del nostro corpo ha bisogno di essere allenato per rimanere in forma.
Il presidente dell’Istituto di psicologia e psicoterapia comportamentale e cognitiva di Firenze ci conferma che ‘così come un bambino per sviluppare le proprie capacità cognitive ha necessità assoluta di essere costantemente stimolato socialmente, altrettanto un anziano, che si avvii a un decadimento cognitivo, ha bisogno di relazioni interpersonali non solo per tenere alto il proprio tono dell’umore ma anche per mantenere in attività la mente’.
Coltivare le relazioni sociali è la radice che permette di mantenere viva e sempre allenata la mente ed evita l’accumulo di stress risultante da situazioni di solitudine e isolamento, che facilmente condurranno ad un declino cognitivo e degenereranno in patologie più gravi quali la depressione.
La mente è un sistema complesso in cui aspetti cognitivi ed emotivi si intersecano e per questo i rimedi da ricercare non potranno risolversi solo in una cura farmacologica. Oltre alle cure operabili una volta che la malattia si sarà presentata saranno fondamentali una serie di regole di prevenzione, attuabili anche e soprattutto tempo prima.
L’aiuto di una persona vicina e sempre presente, sia essa un familiare o un operatore specializzato (badante), è indispensabile per entrambe le casistiche (cura farmacologica e/o preventiva), ma prima di tutto per individuare i segnali che portano alla luce la sintomatologia e che siano spia della necessità di rivolgersi ad un medico.
L’invecchiamento porta con sé spesso sintomi che potrebbero essere confusi con quelli di una patologia. È essenziale quindi distinguere cosa è normale da cosa diventa patologico: identificare il problema è la prima fase di un percorso di assistenza e ausilio alla persona.
L’intervento di un’agenzia come PrimAssistenza può aiutare il tuo caro a mantenere il suo stile di vita attivo.
Sia quando la malattia si sia già presentata che in un momento precedente in cui è ancora possibile operare un intervento di prevenzione contattaci e troveremo insieme il programma più adatto a voi. Sostegno, supporto, la scelta della persona giusta potranno migliorare la quotidianità del tuo caro con enorme impatto sulla sua salute fisica e cerebrale.
Non dimenticare che è sempre un ottimo momento per fare un passo per prevenire l’insorgenza di difficoltà più grandi.
Rivolgiti a noi per un’assistenza attiva e una sorveglianza continua dove e quando non hai la possibilità di intervenire tu. Un ausilio che affianchi e sostenga quando la necessità sia incombente non deve essere una vergogna ma un punto di riferimento a cui affidarsi.
Per gli anziani la memoria è un bene essenziale e prendersene cura impatta sulla qualità della loro vita. Concedi al tuo caro un ‘invecchiamento attivo’ e una compagnia con cui mantenere in allenamento la mente, tessere rapporti sociali e scongiurare situazioni di declino cognitivo.
Contattaci per maggiori informazioni o per un preventivo.