Nel campo dell’assistenza anziani si incorre spesso in situazioni in cui le famiglie, avendo compreso la necessità di assumere una badante per il proprio caro, trovano quest’ultimo avverso ad accettare l’aiuto che gli viene proposto.
Abituati ad essere totalmente indipendenti, non vedono di buon occhio un aiuto esterno nella loro vita quotidiana, impauriti dal fatto di dover cambiare la propria routine, oppure per orgoglio non vogliono ammettere di averne necessità. L’anziano non riesce ad accettare, consapevolmente o inconsapevolmente, che ha nuovi bisogni o che non riesce a fare più facilmente quello che ha sempre fatto finora, che sia l’igiene personale, pulire casa o guidare. I parenti quindi hanno molti timori nell’aprire l’argomento con loro e a volte rinunciano per salvare la pace familiare, questo è sconsigliatissimo sia per il benessere dell’anziano che per la sua sicurezza.
Cosa può fare un familiare in queste situazioni per convincere il proprio anziano che una badante è ormai divenuta necessaria?
Ci permettiamo di dare qualche piccolo suggerimento su come comportarsi nelle situazioni in cui la necessità di una badante si scontra con il rifiuto di farsi assistere da parte dell’anziano:
Parlatene solo in momenti piacevoli, di relax, così sarà più facile trovare l’anziano aperto alla discussione.
Non imponete da subito una vostra scelta, ma provate a chiedergli che tipo di aiuto vorrebbe (qualcuno di fisso? Qualche ora al giorno?), anche se la famiglia non potrà sempre assecondare i suoi desideri, è importante tenerli in considerazione.
Coinvolgete tutti i membri del nucleo familiare e gli amici dell’anziano, forse voi da soli non riuscirete a convincerli ad accettare l’assistenza, ma tutti insieme! Provate anche a farli discutere un professionista (un assistente sociale, ad esempio) di cui si possa fidare.
Non pensate che sia incapace di prendere una decisione: anche se non è completamente in salute l’anziano ha i suoi desideri ed esigenze, provate a ripetere e semplificare le domande.
Non vi arrendete al primo tentativo fallito e riprovateci con dolcezza, ricordate che è per il suo bene.
Accordatevi su un compromesso come un periodo di prova con un’assistente domiciliare. Spesso anche i più restii dopo un piccolo periodo di prova si rendono conto che con una persona al proprio fianco la vita diventa più semplice.
Ascoltatelo ma apritevi: spiegandogli che è un compromesso che fa vivere meglio tutti, capirà che non è un peso per voi assumere un’assistente ma una soluzione.
Non discutete sulle piccole cose, porterebbe soltanto ulteriore stress per l’anziano.
Spiegategli come stanno le cose realmente: accettare un’assistenza domestica in realtà porta ad un prolungamento della sua indipendenza e non una limitazione, perché solo così vi potrete permettere di farlo continuare a vivere serenamente nella sua abitazione.
La resistenza all’assistenza è una vera sfida, ma coinvolgendo l’assistito nelle decisioni riguardanti la sua vita e la sua salute e spiegando i benefici che porterà una badante, sarete in grado di aiutare i vostri cari a sentirsi più a loro agio nell’accettare un aiuto.